Cos’è la ionoforesi?
Per ionoforesi si intende la somministrazione di un farmaco per via transcutanea attraverso una corrente continua prodotta da un’apposita strumentazione.
A cosa serve la ionoforesi?
La ionoforesi, oltre a essere utilizzata come trattamento della sintomatologia dolorosa di alcune patologie come artrosi, artrite, sciatica, viene anche impiegata per trattare l’iperidrosi di mani, piedi, ascelle e volto e agire sugli inestetismi causati dalla cellulite.
La ionoforesi viene impiegata efficacemente anche nel campo dell’odontoiatria per effettuare profilassi anticarie, desensibilizzazione, anestesie superficiali, ecc.)
Ionoforesi: come funziona?
Tramite due elettrodi (su uno dei quali viene posto il farmaco), viene applicato un campo elettrico sulla pelle del paziente in prossimità dell’area da trattare: il farmaco grazie alla corrente viene così ionizzato passando dall’elettrodo all’interno dei tessuti passando da un polo all’altro fino al suo completo assorbimento.
Chi può effettuarla?
Tutti possono essere sottoposti a questo metodo terapico salvo chi porta pace-maker (o altro mezzo di sintesi metallico), chi soffre di epilessia o di ipoestesia cutanea, le gestanti o chi presenti lesioni cutanee sull’area da trattare.
Quali sono le norme di preparazione alla ionoforesi?
Questo tipo di terapia non necessità di norme di preparazioni particolari.
È una terapia dolorosa o pericolosa?
A parte possibili fastidi iniziali, la ionoforesi è praticamente indolore.
Rischi di effetti collaterali possono essere legati al cattivo utilizzo dei macchinari che potrebbero provocare delle ustioni cutanee, per questo è sempre necessario affidarsi a specialisti.